Cooperativa edilizia "GECO Abitare Solidale"

 

 

 La cooperativa edilizia "GECO Abitare Solidale" si è costituita nel febbraio del 2019 e attualmente è composta da 14 soci/unità abitative (corrispondenti a 22 persone in totale, di cui 17 in pensione e 5 in attività). La provenienza dei soci è varia, alcuni hanno maturato questo interesse attraverso i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), altri nell’Associazione Genova Cohousing nata nel 2012 con lo scopo di promuovere queste nuove modalità dell’abitare insieme, altri ancora attraverso il proprio impegno sociale e lavorativo.

La cooperativa ispira la propria azione a principi dell’abitare collaborativo di solidarietà, equità, libertà, sostenibilità, partecipazione, fratellanza e mutualità, dialogo e ascolto reciproco, per realizzare modalità progettuali e decisionali attraverso il metodo del consenso. Due sono gli elementi condivisi dai soci, la convinzione che per il benessere individuale è fondamentale la relazione con gli altri e con la comunità di appartenenza, il desiderio di tradurre in pratica questi principi. Lo statuto della cooperativa li sottolinea in modo chiaro all’Art. 3 (finalità e valori costitutivi) e agli Artt. 6 e 7 (ammissione di nuovi soci vincolata alla partecipazione al progetto di comunità solidale).

Nelle discussioni preliminari per l’avvio del progetto della cooperativa la specificità genovese ha avuto un rilievo decisivo. Genova come sappiamo è in Italia e forse in Europa la città con più anziani e nuclei familiari mononucleari e questa tendenza nel medio periodo è destinata ad accentuarsi. Tutto questo ha ricadute notevoli in termini sociali, abitativi, relazionali ed incide sulle politiche urbane, sociali e sanitarie pubbliche.
In questo contesto la messa in atto di un progetto di cohousing, a nostro parere, dovrebbe avere come interlocutore privilegiato l’Ente pubblico ed in particolare la Civica Amministrazione. Infatti non è solo una risposta al bisogno abitativo e sociale di un gruppo di persone, ma può diventare un potenziale campo di sperimentazione per una nuova progettualità pubblica, funzionale alla promozione concreta di politiche per l’invecchiamento attivo.

In conclusione si desidera sottolineare che la cooperativa non è nata su un progetto immobiliare predefinito, date anche le difficoltà nel territorio genovese sia nel reperimento di immobili condominiali a proprietà unica dismessi che di terreni con possibilità di nuova costruzione, ma è pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato e soprattutto, come espresso in premessa, si rende disponibile come interlocutore di soggetti pubblici per progetti di valorizzazione del patrimonio residenziale pubblico secondo i principi del cohousing e gli obiettivi sociali condivisi (si veda al riguardo la Proposta di Legge, a firma Zolezzi, Daga, Micillo, Terzoni, Vignaroli Riconoscimento e disciplina delle comunità intenzionali, 22 ottobre 2020).