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Venerdì 16 Maggio 2025
Ore 17:30
"INCONTRI DI FILOSOFIA, aperti a tutti, organizzati dal gruppo informale di studenti “La Caverna” in collaborazione con i professori Mauro Augias, Attilio Bruzzone e Andrea Guidi” Settima stagione.
Gli incontri si tengono il venerdì dalle 17.30 alle 20.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI 2024-25
venerdì 4 ottobre 2024
L'età della suscettibilità. Sulla mitologia della vittima
Tra le tante competizioni che informano l'attualità solidale a parole e spietata nei fatti, vi è quella, curiosa, per l'ambìto ruolo di vittima: l'eroina del nostro tempo, immune da ogni critica e innocente al di là di ogni ragionevole dubbio. Un ruolo, questo, che effettivamente gode sempre più di eminenza morale e di splendore tragico, dacché la sofferenza conferisce dei diritti, anzi, è la sola fonte del diritto. Di qui la perversa metafisica della vittima e l'enorme importanza assunta dalla memoria a scapito della storia a partire da Auschwitz. Il che si riflette emblematicamente nell'odierno dibattito culturale-mediatico, in cui le memorie offese entrano in concorrenza in nome dell'affronto più grave e del narcisismo spinto all'estremo. L'intervento di Attilio Bruzzone tenterà di tracciare una fenomenologia dell'idolatria della vittima nell'età della suscettibilità, per decostruirne la mitologia e metterne in luce gli aspetti esiziali per la convivenza civile e le relazioni interpersonali.venerdì 18 ottobre 2024
Il gioco democratico tra partecipazione e astensioneCos'è realmente la democrazia nella società contemporanea? E quali sono, se vi sono, i tratti essenziali che ne possano delineare un'identità universale, metastorica? Spesso sfugge la chiara indicazione di cosa sia la partecipazione al governo della città, al governo dello Stato, di cosa davvero voglia dire essere abitante o "cittadino" di una compagine comunitaria o societaria. Allo stesso modo, la scelta di non recarsi a votare o la diffusa indifferenza non sembrano chiarire appieno il senso di ciò che viene chiamato astensione. Gli interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi, cercheranno di offrire un orientamento per comprendere più a fondo il rapporto tra individuo e società.venerdì 25 ottobre 2024
Il volto di DioL'Occidente lo ha ucciso, ma ne rivendica un'autopsia infinita. L'Islam guerriero lo vuole sempre a capo degli Stati. L'Oriente lo preserva fuori dalla Storia. Dove si trova Dio? E qual è il suo vero volto?
Interventi iniziali di Attilio Bruzzone e di Andrea Guidi.venerdì 8 novembre 2024
U.S.A.: Noi l'avevamo detto...Le elezioni del presidente americano, colui che ancora oggi è erroneamente spacciato per «l'uomo più potente del mondo», destano sempre grande interesse generale. Oggi l'interesse è acuito dall'angoscia di avere Donald Trump come guida degli USA per i prossimi 4 anni. Di qui il dibattito squisitamente manicheo tra (i seguaci di) Trump (il male) e (i fautori di) Harris (il bene). Questo conflitto, insulso e volgare, ci fa però dimenticare il vero scandalo: che gli Stati Uniti, con i loro 331 milioni di abitanti, siano riusciti a produrre solo questi due candidati, così diversi ma così simili nell'essere improponibili nel ruolo per cui si sono sfidati senza esclusione di colpi (bassi: in tutti i sensi!). Per comprendere come si sia arrivati a ciò, prima ancora di discutere il risultato delle elezioni (da noi già "previsto" da lungo tempo!), è necessario interrogarsi sul tipo di cultura e di società vigenti in Nord America, nonché sul ruolo e sull'agenda degli statunitensi nell'attuale scacchiere geopolitico. Aspetti, questi, che saranno affrontati negli interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone e Andrea Guidi.
venerdì 22 novembre 2024
Il lavoro tra vocazione e necessitàDa punizione divina a risorsa fondamentale dell'esistenza umana, il lavoro irrompe nella vita e nella storia come ordine sociale necessario, ma anche come elemento costrittivo. "Cosa vuoi fare da grande?", si chiede ai bambini, e non siamo ancora sicuri se prefiguriamo loro una via di felicità o una meccanica adesione alla mediocrità. Interventi iniziali di Mauro Augias, Attilio V. Bruzzone, Andrea Guidi. Seguirà il dibattito.venerdì 6 dicembre 2024
L'immigrazione tra ideologia e realtà
In un contesto in cui, sull'onda di contraddizioni sempre più evidenti e insostenibili, le scelte "aperturiste" di molti paesi europei sul fenomeno migratorio sono sempre più messe in discussione anche da governi "progressisti", ci chiediamo se sia ancora possibile avere una posizione critica sui processi migratori da un punto di vista di "sinistra", ammesso che tale parola possa conservare tuttora un significato nell'attuale situazione. Riteniamo comunque che tale approccio dovrà essere connotato prima di tutto da una prospettiva classicamente sociale di difesa delle classi subalterne, ma anche da uno sforzo di difesa degli interessi nazionali, i quali, nonostante ogni tentativo di nasconderli, continuano ad esistere e ad agire sotto il velo di un ipocrita e falso europeismo, o, ancor peggio, di un'idea onirica di cittadinanza mondiale. Intervento iniziale di Mauro Augias. Seguirà il dibattito.
venerdì 13 dicembre 2024 eccezionalmente, al TEATRO GARAGE, via Paggi 43 B alle ore 17.30
Presentazione del volume «Lukács in questione. "Storia e coscienza di classe" cento anni dopo» (a cura di Roberto Morani) clicca qui
Pubblicata nel 1923, in un periodo storico di forti turbolenze sociali e animato da grandi speranze di cambiamento dell’assetto politico mondiale, Storia e coscienza di classe di György Lukács è l’opera di filosofia marxista che ha maggiormente segnato la cultura del Novecento, suscitando vivaci dibattiti e influenzando numerose generazioni di intellettuali con il suo innovativo apparato concettuale, a partire dalla categoria della reificazione. Il volume Lukacs in questione. Storia e coscienza di classe cento anni dopo (Orthotes, Napoli 2024) intende soffermarsi su questo passaggio cruciale della filosofia contemporanea in un duplice modo: da un lato, attraverso la contestualizzazione dell'opera nell'epoca storica in cui è sorta, dall'altro in vista di un'interrogazione sui compiti e sul significato di una prospettiva rivoluzionaria nel tempo presente. Il gradito ritorno dei professori dell'Università di Firenze Gianluca Garelli e Roberto Morani, accompagnati da alcuni collaboratori, rende il Simposio speciale e imperdibile. Discuteranno il volume gli autori Roberto Morani, Gianluca Garelli e Attilio Bruzzone. Parteciperanno alla discussione gli immancabili Andrea Guidi e Mauro Augias.
venerdì 20 dicembre 2024
L'infanzia adulterataI cellulari si alternano ai biberon, come le ore di scuola si alternano alle ore di "attività" sportive e ricreative, e come i padri si alternano alle madri, durante le giornate di sole burocratico/tecnologico. Chi pensa oggi ancora a una pedagogia dell'infanzia, in una civiltà che sembra sempre più intenta a guardare, con gli occhi vuoti e con le mani in mano?Interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi. Seguirà il dibattito.venerdì 17 gennaio 2025
La letteratura e il maleLa letteratura, come ogni forma di espressione, è testimonianza inevitabile del dolore e del male, oppure nasce da loro, è essa stessa un "fiore del male"? Gli interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi, cercheranno di indagare su tale quesito, ma anche sull'efficacia con cui la letteratura si è occupata del male, nonché sull'essenza di ciò che fatalmente, per converso, è uno dei più grandi beni dell'umanità, e cioè, della letteratura stessa.Seguirà il dibattito.venerdì 24 gennaio 2025
Stalin. Dialettica della vittoria e del fallimento
«So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà gettata molta spazzatura. Ma il vento della storia la spazzerà via senza pietà» (J. V. D. Stalin). Questa previsione del dittatore sovietico, al pari della sua personalità e della sua azione politica, è tanto ambivalente da essere, simultaneamente, giusta e sbagliata. Ormai da tempo, il potere simbolico dello stalinismo ha travalicato i limiti della storiografia fino ad assumere i tratti ammalianti del fenomeno metastorico: l'incarnazione, insieme al nazismo (il suo doppio/avversario), del male assoluto. Ma a chi si abbandona compiaciuto alla demonizzazione - ancor più deleteria dell'agiografia - resta preclusa la comprensione dello stalinismo come di qualsiasi altro «ismo» della storia. Attilio Bruzzone affronterà il «caso» Stalin come mito e realtà, muovendosi sul filo del rasoio della sua intrinseca dialettica di vittoria e fallimento. Seguirà il dibattito.
>>>>> venerdì 31 gennaio 2025 Sulla musica popolare e dintorni RINVIATO a data da destinarsivenerdì 14 febbraio 2025Clima e climatismo"Negazionista climatico": questa è l'espressione apertamente delegittimante che viene attribuita a chiunque avanzi qualche osservazione critica sul cosiddetto "cambiamento climatico". Un modo evidente per squalificare immediatamente l'interlocutore di turno e impedire alla radice ogni dibattito. In questa sede l'intervento iniziale di Mauro Augias cercherà invece di proporre argomenti e soprattutto presentare dati nel tentativo di insinuare qualche dubbio nella apparentemente monolitica, e a tratti purtroppo menzognera, narrazione climatista. La posta in gioco non riguarda solo una discussione puramente scientifica ed accademica, per quanto importante, ma implica anche una serie di pesanti e forse irreversibili conseguenze economiche che rischiano di abbattersi presto sull'Europa e sull'Italia.Seguirà il dibattito.venerdì 28 febbraio 2025
Russia-Ucraina. Tre anni dopo
Sulla guerra tra Russia e Ucraina è stato detto e scritto tutto e il contrario di tutto. Al di là delle previsioni, più o meno scontate, sull’esito del conflitto ancora in atto e delle condanne, altrettanto scontate, degli attori in gioco, si tratta di indagare l’origine del dissidio tra Russia e Occidente per capire chi siamo e dove stiamo andando. Attilio Bruzzone tenterà di tracciare un bilancio, provvisorio ma il più possibile scevro di ideologia, dell’evento che sembra decretare il definitivo “tramonto dell’Occidente”. In appendice, un breve intervento di Sieva Diamantakos sul tema "Ucraina e Media". Seguirà il dibattito.venerdì 7 marzo 2025
La réclame della vitaParto più originale e proteiforme della società concorrenziale, infallibile macchina propagandistica al servizio della "persuasione occulta”, destinataria elettiva di ogni tipo di innovazione tecnologica e scientifica, nonché meccanismo psicologico imprescindibile per garantire la crescita del sistema dei bisogni immaginari e dell’impoverimento reale, la réclame è divenuta, nell’ultimo secolo, un elemento onnipresente delle nostre vite. Ma quanto conosciamo, realmente, la pubblicità nelle sue molteplici sfaccettature di fenomeno economico, culturale e sociale del nostro tempo? Cosa possono dirci le piccole/grandi promesse disattese degli slogan, il ritmo sommessamente asfissiante della comunicazione persuasiva, il bagliore luccicante e fantasmagorico delle apparenze elevate a realtà sul nostro modo di vedere, pensare e vivere il nostro tempo? Interventi iniziali di Alberto Bottino, Attilio Bruzzone e Filippo Piazza.Seguirà il dibattitovenerdì 21 marzo 2025
Presentazione e discussione del volume collettaneo Dialettica del fallimento. Sul peccato originale come mito e realtà (a cura di Attilio Bruzzone)
Finalmente, dopo tanti rinvii, siamo pronti per discutere il volume Dialettica del fallimento. Sul peccato originale come mito e realtà, a cura di Attilio Bruzzone, Ursæ Cœli, Milano 2024, che segna un importante traguardo della nostra storia simposiale. Con la polifonia strutturale dei suoi 28 saggi sul peccato originale – (forse) l'aspetto cruciale dell'immaginario collettivo occidentale –, il libro presenta un intenso confronto tra i 31 studiosi coinvolti, tutti animati da un irresistibile impulso al «synphilosophein». Molti di essi rivivranno e faranno rivivere, in questa occasione speciale, la "magia" dell'incessante dialogare, inesauribile come la passione per la filosofia.Durante l'evento verrà servito un rinfresco, gentilmente offerto dall'editrice Ursæ Cœeli, e sarà possibile acquistare Dialettica del fallimento con uno sconto di più del 30%. Vi chiediamo, per questa occasione, la comunicazione della vostra presenza (dunque solo in caso affermativo) possibilmente entro giovedì 22.venerdì 28 marzo 2025
Cultura e progressoLa cultura è sempre stata parte dell’uomo: nelle sue molteplici sfaccettature mostra tutti gli aspetti umani, nel bene e nel male. Quest’ultima è il mezzo esplicativo dell’uomo, che in modi a tratti più razionali, altri più irrazionali, funge da norma morale, intrisa di valori fondati sulla tradizione. Il sistema capitalista d’oggi, che propugna un narcisismo accompagnato da un egocentrismo smisurato e sfrenato, sta mutando in modo profondamente distorsivo la percezione dell'umano. Questo fenomeno mette in dubbio la possibilità della cultura di avere ancora un posto negli interessi umani al di fuori della sfera di guadagno economico. Il mondo amorale in cui ci troviamo sembra essere insieme vittima e carnefice della decadenza culturale apparentemente implacabile. È quindi possibile rovesciare questo sistema, opprimente nei confronti della cultura e della tradizione del mondo europeo, restando nel sistema stesso ormai radicato nella società? Gli interventi di Andrea Papi e Pietro Valente indagheranno la questione, col fine speranzoso di un riscatto dell’Occidente, ormai in balia di coazioni esterne, alienanti nei confronti della società e della cultura stessa. Seguirà il dibattito.
venerdì 4 aprile 2025
Letteratura e mito. I Dialoghi con Leucò: il Pavese più criptico?
Nel 1947 Pavese pubblica i "Dialoghi con Leucò", una raccolta di 27 brevi conversazioni tra personaggi della mitologia greca. Su una copia di questo suo libro l'autore scrisse le ultime parole di commiato, prima di darsi la morte. Si tratta di un'opera misteriosa, o forse chiarissima, senz'altro "emarginata", poco letta e scarsamente considerata. E invece, soprattutto se si tiene conto di un attento confronto con le versioni classiche di molti miti riportati nel testo, e se si coglie la riflessione profonda sul rapporto tra la vita e la morte che attraversa ogni pagina, i "Dialoghi con Leucò" fanno trasparire la loro incantata bellezza con il respiro di un'inaspettata consolazione filosofica.Intervento iniziale di Edmondo Tedesco. Seguirà il dibattito.
venerdì 9 maggio 2025
La noia e il senso della vitaLa noia non è solo quella tonalità affettiva occasionale di cui tutti abbiamo già sempre fatto in qualche modo esperienza in attesa di entrare dal medico, aspettando la coincidenza di un treno o di un aereo in ritardo, facendo la fila in qualche ufficio pubblico. Esiste anche una noia più profonda e radicale, estremamente difficile da rimuovere o eliminare, che può nascere o dal disgusto per la monotonia della vita di tutti i giorni, o dal presagimento dell’incompiutezza ed enigmaticità della realtà umana in generale, o ancora dalla percezione della (apparente?) mancanza di senso dell’esistenza nella sua globalità. Esperienza dell’orrorificità tanto del vuoto dell’esistere non sostenuto da un’evidenza di senso, quanto del tempo vuoto non scandito da eventi significativi, la noia profonda può inibire l’impegno e l’azione e avere effetti distruttivi e autodistruttivi, ma può anche, compensativamente, divenir fonte di attivismo esasperato, sollecitare la creatività artistico-letteraria, se non addirittura dischiudere quello “spazio della Trascendenza” che solo è in grado di ridonare senso all’esistere, rimettere in moto il tempo, riempire il vuoto della vita e ridare luce all’oscurità del destino.
Sensore ontologico-metafisico privilegiato, all’interno della società del benessere, nel rivelare in modo immediato e pre-riflessivo la negatività inscritta nelle strutture ultime del reale, la noia è però veramente un fenomeno costitutivo dell’esistere (oscillatoriamente pencolante tra attività e ozio, tra dolore e noia, tra impegno e pigrizia), o non è piuttosto un epifenomeno di un’età ‑ quella del nichilismo ‑ caratterizzata non solo da un’ipertrofia della coscienza, ma soprattutto dall’esperienza della morte di Dio o dell’inattingibilità dell’Infinito? L’importanza esistentiva, letteraria e filosofica che, nel corso della storia d’occidente, hanno rivestito stati emotivi ad essa affini ‑ come la “melancolia” nella Grecia antica e nel Rinascimento europeo, il taedium o fastidium vitae nell’antichità romana, l’acedia nel Medioevo cristiano, lo spleen e l’ipocondria nel Settecento e nell’Ottocento europei, l’“oblomovismo” nella Russia del XIX secolo ‑ parrebbe tuttavia confortare l’ipotesi che la noia sia solo una manifestazione particolare di quel “male di vivere” che, anche se diversamente connotato nelle varie epoche storiche, è un tratto di fondo dell’esistenza umana.
Intervento iniziale di Roberto Garaventa. Seguirà il dibattito.
venerdì 16 maggio 2025
Deva-Stato
Fagocitato dalle fauci fameliche di un sistema economico sonnambulo, malato e lacerato da contraddizioni interne (apparentemente) insolubili, lo Stato gode, in Occidente, di pessima salute. Per secoli protagonista e mezzo della Storia, è oggi vittima della contingenza elevata a sistema. Lo sciacallaggio finanziario, insieme a istituzioni politiche sterili e una crisi culturale universale - tanto profonda quanto sistematicamente occultata - condannano lo Stato a un ruolo sempre più marginale nella gestione del potere.Cosa ci si puó e ci si deve aspettare da questa fatiscente istituzione millenaria in un momento storico così cruciale? Alla resa dei conti del nostro tempo, essa si profilerà come l’elemento chiave da cui ripartire, o il suo crollo definitivo comporterà la detonazione di tutte le contraddizioni della nostra epoca? E se l’occasione di un riscatto fosse offerta proprio da una riflessione in merito a queste così evidenti - ma così ignorate - “indifese rovine”?Interventi iniziali di Alberto Bottino e Filippo Piazza. Seguirà il dibattito.
venerdì 30 maggio 2025 Mussolini. Le sterline inglesi