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Venerdì 10 Febbraio 2023
Ore 17:15
INCONTRI DI FILOSOFIA, aperti a tutti, organizzati dai professori Attilio Bruzzone e Andrea Guidi insieme ai loro studenti.
Gli incontri si tengono il venerdì dalle 17.30 alle 20.00 con cadenza bisettimanale
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
venerdì 7 ottobre 2022 Sogno e ragione. Storia di un dispositivo di immunizzazione.Presentazione e discussione del nuovo libro di Gianluca Garelli, Sogni di spiriti immondi. Storia e critica della ragione onirica. clicca quivenerdì 21 ottobre La vita (im)possibile. Kafka e Pirandello -Kafka e Pirandello sono autori molto noti e, perciò, non altrettanto conosciuti. La loro opera, universalmente celebrata, rappresenta una denuncia, angosciata e ironica a un tempo, dell'impossibilità di una vita sensata e disalienata. Di qui il perenne senso di colpa in Kafka e l'assenza di reali alternative in Pirandello, nonché, in entrambi, l'idea del fallimento come esito predeterminato e ineluttabile per l'uomo. A partire dall'interpretazione di questi grandi scrittori, si analizzerà criticamente l'attualità e ci si interrogherà sul senso di una vita che "non vive". Infine, dialetticamente, si arriverà a decostruire lo stesso domandare inesausto sul senso della "vita offesa".Intervento di apertura del prof. Attilio Bruzzone.venerdì 4 novembre Russia - Ucraina. Questioni di geopolitica (otto mesi dopo)A otto mesi dall'inizio del conflitto Russia-Ucraina appare sempre più chiaro che la situazione politica internazionale non è affatto assestata lungo una prospettiva di equilibrio pacifico. La complessità degli interessi in gioco e la problematicità delle posizioni, etiche e strategiche, delle grandi potenze e degli Stati europei sulla guerra e sugli aiuti militari all'Ucraina chiamano in modo forte un approfondimento dello studio di tale scenario.Dopo il primo Simposio sull'argomento, che tenemmo il 4 marzo scorso, continueremo la strada già intrapresa con le consuete analisi e indagini critiche e i dibattiti conseguenti. Interverranno i professori Mauro Augias, Attilio V. Bruzzone, Andrea Guidi.venerdì 18 novembre La coscienza di Dioniso. La vita come compenetrazione nel pensiero di NietzscheÈ davvero chiaro come si debba intendere il "sì" alla vita nietzschiano? Si tratta di un'indicazione morale estrema e radicale, di una simulazione dionisiaca o di che altro? Qual è il vero senso dell'"amor fati", un'adesione incondizionata a tutto ciò che accade, oppure si tratta dell'ultimo appello ad un puro ideale, ultimo frutto della metafisica occidentale? E infine cosa si configura realmente come "vita" nell'espressione, ricca di tensione e pathos, di questo pensiero? L'intervento iniziale del professor Andrea Guidi traccerà una risposta organica a tali interrogativi attraverso un'indagine sulla coscienza, così come fu intesa da Nietzsche nel suo costante riferimento a Dioniso. Si parlerà inoltre del rapporto strettissimo tra il dio greco e Śiva e del contributo che proprio lo Śivaismo ci offre per illuminare con maggior chiarezza i grandi temi nietzschiani.venerdì 25 novembre Il Grande Inquisitore ANNULLATO si recupera il 20 gennaiovenerdì 2 dicembre "In me la notte non finisce mai". Il Mostro di Firenze tra mito e realtà - parte secondaRelatori: Attilio Bruzzone e Cristiano Demicheli, autore del libro Quell'oscuro desiderio. Un profilo del Mostro di Firenze (Rogas, 2020).Pur trattandosi di un tema (apparentemente) eccentrico rispetto ai già pur vasti orizzonti dei nostri simposi, il caso infinito del Mostro di Firenze informa la storia d'Italia dell'ultimo mezzo secolo e continua a destare crescente interesse a livello internazionale. Al pari di Jack lo Squartatore e Zodiac, mai assicurati alla giustizia, il serial killer fiorentino è stabilmente entrato nella dimensione della leggenda (nera), patrimonio dell'immaginario collettivo, fino ad assumere i tratti demoniaci di uno spettro tanto evanescente quanto iper-reale. In questo secondo appuntamento «mostrologico», la discussione verterà principalmente sulla grottesca vicenda processuale di uno dei più clamorosi casi/obbrobri giudiziari d'Italia. Di qui l'idea di affrontare il «mistero italiano» par excellence coniugando l'approccio critico-dialettico di Attilio Bruzzone con la competenza criminologica di Cristiano de Micheli, che, in tale occasione, presenterà al pubblico la sua teoria sull'identità del leggendario, imprendibile «maniaco delle coppiette».venerdì 16 dicembre Ontologia e dialetticavenerdì 13 gennaio 2023 La caccia a Moby Dick, il capodoglio bianco: il problema del malevenerdì 20 gennaio Il Grande Inquisitore. Dostoevskij e il problema della libertà dell'uomoIl mare è un non luogo, un substrato ribollente da cui misteriosamente scaturiscono mostri sacri, i leviatani, come increspature del vero. Gli uomini intraprendono il viaggio perché spinti da una tensione unificatrice, ma si perdono, come Odisseo e i suoi compagni, nelle voragini dello sgomento e nella ricerca di significati. In “Moby Dick” Melville indaga le viscere della natura e, implicitamente, si interroga sulla pulsione maligna e tragica che alberga nel pensiero umano.Intervento iniziale di Carlo Guidi
Quali sono le tesi espresse in uno dei capitoli cruciali de "I fratelli Karamazov", "Il Grande Inquisitore"? Chi è il suo autore e narratore, Ivan Karamazov?
Dostoevskij indaga attraverso la figura leggendaria del Grande Inquisitore e quella tragica di Ivan Karamazov le conseguenze di una concezione pessimistica dell'uomo e il suo destino nel momento in cui perde il senso di Dio. In un mondo senza Dio, gli orizzonti dell'uomo mutano come la sua stessa libertà, che si apre al "tutto è permesso". Ma in questa libertà si annida un germe autodistruttivo che Dostoevskij smaschera, portando alla luce la sua visione alternativa dell'uomo e di Dio.Intervento iniziale di Agnese Zoccovenerdì 27 gennaio Il serial killer tra realtà, cinema e letteratura. Il perché di un mito
Jack lo Squartatore, il Mostro di Düsseldorf, Ed Gein, Norman Bates (Psycho), Zodiac, il Mostro di Firenze, Leatherface (Non aprite quella porta), Ted Bundy, Michael Myers (Halloween), Andrej Čikatilo, Jason Voorhees (Venerdì 13), Freddy Krueger (Nightmare), Jeffrey Dahmer, Hannibal Lecter (Il silenzio degli innocenti), Dexter Morgan (Dexter): ecco alcuni esempi iconici di serial killer reali, letterari e cinematografico-televisivi stabilmente entrati nell'immaginario collettivo. Dal canto loro, famigerati assassini di massa della storia, molto noti e perciò poco conosciuti, come Hitler, Stalin, Mao Tse-tung, Pol Pot et alii (per restare in ambito novecentesco), possono essere considerati, a rigore, dei serial killers? Perché, infine, la figura dell'assassino seriale, precipua incarnazione della «banalità del male», assurge a mito e continua a esercitare il suo fascino magnetico sull'attuale società consumistica e consumata? A questi interrogativi storico-sociologici ed estetico-psicologici tenteranno di rispondere gli interventi di Attilio Bruzzone e Mauro Augias.venerdì 10 febbraio Fenomenologia dei fondamenti. Constituens et constitutum
Nel nostro tempo la filosofia cerca ancora di stabilire i fondamenti di ciò che viene generalmente chiamato "reale", oppure ha lasciato tale campo di ricerca alle descrizioni scientifiche dei fisici? In questo senso, la separazione dei saperi sembra aver sempre più confinato la ricerca filosofica al settore dei principi della conoscenza, con le ulteriori specificazioni nell'ambito dello studio sui linguaggi.Con il suo intervento iniziale, Andrea Guidi cercherà di mostrare che il compito del pensiero filosofico di aprire la visione della verità del mondo è vivo allo stesso modo di sempre. I fondamenti del "reale" si manifestano. Quali sono? Come si deve intendere l'approccio fenomenologico che porta a riconoscerli? Quali influenze ha nella nostra vita tale riconoscimento? Intorno a queste domande si proverà a riconfigurare il labirinto del mondo.A partire dal confronto con le posizioni di Mauro Augias e di Attilio V. Bruzzone vi sarà poi il consueto dibattito.venerdì 24 febbraio Pessimismo e nichilismo. InterpretazioniLa parola Essere è da tempo al centro di un'accesa discussione filosofica, basti pensare alle grandi figure di Heidegger e Severino, e così il corrispettivo termine nichilismo. Mauro Augias cercherà di spiegare come, qualunque interpretazione si voglia sostenere, l'Essere è comunque, per definizione, al centro di ogni valore e significato. Al tempo stesso, per evitare un possibile rischio di astrazione dalla concreta dimensione umana, il relatore sosterrà la necessità di una adeguata rimodulazione etica e valoriale dello stesso concetto di Essere. Solo ricordando la radice ontologica di ogni scelta esistenziale si potrà evitare la deriva nichilista, che da oggetto di riflessione astratta si è trasformata ormai nella minaccia più devastante per la stessa condizione dell'uomo.A partire dal confronto con le posizioni di Attilio V. Bruzzone e di Andrea Guidi seguirà poi il consueto dibattito.venerdì 3 marzo C'è fascismo oggi?Fascismo. Fantasma di un passato che non vuole passare? Pericolo reale? E' davvero pertinente oggi evocare di continuo il fascismo? Ma che cos'è propriamente "fascismo"? E' lecito parlare (e da taluni ciò è fatto in modo compulsivo) di una reale minaccia fascista? E, ancora, cosa significa "antifascismo"? Gli interventi di Mauro Augias, Attilio V. Bruzzone, Andrea Guidi, in dialogo col pubblico, proveranno a rispondere a tutti questi interrogativi, chiarendo una situazione a tratti grottesca come quella attuale, per poi delineare una teoria critica della società e delle sue ideologie.venerdì 17 marzo Il maiale felice e Socrate infelice. Grandezza e felicitàvenerdì 31 marzo Filosofia della musicaL'intervento iniziale di Mauro Augias cercherà di indagare il concetto - e l'esperienza - della felicità, in tensione con quella della grandezza storica, qualunque forma essa assuma. Felicità e piacere immediato tendono ormai impudicamente a coincidere, ma senza produrre apparentemente grandi risultati sociali. E la felicità come piacere, come puro godimento acefalo, sembra destinata a fallire. Forse l'unico modo di ritrovarla è nella tensione, nella inquietudine del superamento di sé, che alla fine tornano di nuovo ad incarnarsi nell'idea stessa di grandezza storica che all'inizio sembrava negarla, con la consapevolezza di dover pagare talvolta un non piccolo prezzo. E' tuttavia solo qui, paradossalmente, che si potrà forse trovare un punto di equilibrio: invisibile e immobile come l'occhio del ciclone.Seguirà, come di consueto, il dibattito.venerdì 14 aprile Ontologia e dialettica - parte IIvenerdì 28 aprile Pasolini: adulti mai!venerdì 12 maggio Immigrazione, identità, conflittovenerdì 19 maggio Sogno, sesso, corpovenerdì 26 maggio Stanley Kubrick: l'insostenibile bellezza della violenza